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Lavori programmati ENEL - Distacco energia elettrica in alcune vie del paese
Ecco i dettagli dell'avviso - Distacco previsto per il 31.05.2022
e-distribuzione - Unita' Territoriale CAGLIARI
AVVISO DI INTERRUZIONE DI ENERGIA ELETTRICA
Vi comunichiamo che l'energia elettrica verrà interrotta per effettuare lavori sui nostri impianti.
Martedì 31 maggio 2022 dalle ore 08:45 alle ore 15:45
Comune di SINNAI
VIA PICASSO Le vie interessate (intervalli dei civici "da" "a" raggruppati per pari e/o dispari)
sono: • v morandi g. 8, da 16 a 22, 26, da 30 a 34, 34b •
v morandi g. 13, da 21 a 21a, da 25 a 31 •
v raffaello 25, 31, da 35 a 37, 43a, 47 •
v picasso 1, 15, 19, 2, 10, da 14 a 18 •
v picasso sn, cant, cant • v morandi g. sn •
v raffaello 14a •
v ligabue 21, 25 •
v cimabue 24
L'interruzione di energia elettrica interessa I soli clienti alimentati in bassa tensione.
Durante i lavori l'erogazione dell'energia elettrica potrebbe essere momentaneamente riattivata, pertanto vi invitiamo a non commettere imprudenze e comunque vi preghiamo di non utilizzare gli ascensori.
Per informazioni sui lavori programmati o più in generale sulle interruzioni del servizio potete consultare il sito e-distribuzione.it oppure inviare un SMS al numero 320.2041500 riportando il codice POD(IT001E...) presente in bolletta, oppure scaricare e consultare la App gratuita per Smartphone di e-distribuzione. Per segnalare un guasto potete invece rivolgervi al Numero Verde 803.500.
VI RINGRAZIAMO PER LA CORTESE COLLABORAZIONE.
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In vista del nuovo calendario della raccolta differenziata, vi ricordiamo che è possibile richiedere un secondo ritiro settimanale per pannolini e pannoloni direttamente alla cosir.
Ecco l'avviso:
Si avvisano i cittadini che è in vigore il NUOVO "Servizio di raccolta domiciliare dei pannolini e pannoloni"
servizio aggiuntivo rispetto alla giornata di raccolta del secco residuo
Modalita di attivazione del servizio: L’utente potra, richiedere il servizio provvedendo alla compilazione del modulo di richiesta, scaricabile dai siti internet
comune.sinnai.ca.it e sinnai.cosir.org (sezione modulistica) o tramite --> questo link <--
L'utente interessato sara tenuto a fornire in sede di richiesta i seguenti dati:
identificativo anagrafico, residenza e certificazione della necessita del servizio.
La raccolta domiciliare dei pannolini e pannoloni verra garantita 1 volta la settimana oltre alla giornata fissata per la raccolta del rifiuto secco residuo.
In attesa del materiale comunicativo previsto dalla campagna di comunicazione in merito al presente servizio,
le utenze potranno ricevere altre informazioni utili circa le modalita di attivazione chiamando ai numeri
800 069 960
070684415
Il modulo di richiesta, compilato in ogni sua parte, dovra essere trasmesso all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
è possibile scaricare l'avviso in formato pdf tramite --> questo link <-- e il modulo su --> questo link <--
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La crisi economica globale portata avanti dal coronavirus ha reso molto più complicata la vita in Italia ed in Sardegna, due luoghi che già erano stati ampiamente colpiti dalla crisi finanziaria globale avvenuta durante il corso del 2009.
Ci sono settori che hanno ricevuto colpi davvero brutali alla loro economia e settori che invece sembrano aver retto in maniera importante.
Uno di questi è mondo del gioco online, settore rimasto praticamente immutato se non ancora di più ingrandito in seguito all’arrivo della pandemia.
Diverse analisi fatti da esperti e diverse inchieste finivano per stimare la spesa pro capite nel mondo delle slot all’interno di alcuni specifici comuni della Sardegna entro qualche centinaio di euro.
Sono numeri del genere a dare senso alla scelta del governo di far ripartire rapidamente tutti i meccanismi relativi alle lotterie di stato, tutti giochi che fruttano cifre incredibili al solo pensiero. Non sono in molto a sapere coscientemente che tutto l’apparato del gioco nel governo fa fruttare alle casse nazionali qualcosa come 100 miliardi di euro all’anno.
La cifra è davvero imponente ma la cosa che fa ancora più impressione è che essa è pari praticamente al 5% del nostro prodotto interno lordo; la Sardegna a questo cifra collabora in maniera minimale, per circa un miliardo e mezzo. Il calcolo viene fatto unicamente tenendo conto dei giochi fisici, lasciando da parte tutto quello che riguarda il gioco online.
La rivoluzione online
Il caso (o più la contingenza) vuole che sia proprio il gioco online a farla da padrone da un paio di anni a questa parte se parliamo di ricavi per il settore.
L’arrivo del coronavirus ha infatti modificato il panorama in maniera importante.
I numeri che abbiamo detti prima, se analizzati in prospettiva insieme ai risultati che vengono ottenuti dai casinò fisici, diventano ancora più interessanti da tenere in considerazione.
Se soltanto la nostra regione vale un miliardo e mezzo senza alcun tipo di luogo “fisico” per chi ama giocare ad alti livelli perché non creare una struttura apposita come un casinò?
Il settore dell’online, in un certo senso, sta cercando di mitigare questa problematica attraverso la creazione dei cosiddetti livegame, ovvero di giochi dove l’esperienza tenta di essere quanto più realistica possibile.
Perché non andare a sostituire questo genere di palliativi con delle esperienze di primo livello? L’idea è che questo genere di comportamento non andrà ad inficiare il mercato attualmente esistente ma anzi, andrà a capitalizzare su tutto quel turismo che per molti sta spersonalizzando e uccidendo un po’ lo spirito dell’isola.
Se i migliori bookmaker per le scommesse estere non verranno toccati dalla nascita di eventuali casinò fisici è perché, finora, ogni proposta sul tema si è orientata verso un mercato legato al mondo del lusso.
Un futuro possibile (ma ancora lontano)
La primissima proposta fu fatta durante il corso del 2009 dal ministro al turismo con l’idea di realizzare trenta casinò sparsi in tutta la Sardegna.
Questi casinò, posizionati all’interno di ogni albergo a cinque stelle, sarebbero servizi per aumentare il fascino degli alberghi di lusso, andando così a generare un vero e proprio turismo parallelo legato a questo genere di attività. La presenza di un turismo ricco, fatto di yacht di petrolieri ed oligarchi, resta ancora forte in Sardegna ma la mancanza di una spinta imprenditoriale ha sempre tarpato le ali a questo genere di idea.
Resta ancora vaga l’idea della creazione di una vera e propria Las Vegas galleggiante: il progetto avrebbe dei vantaggi legislativi perché, sostanzialmente, attraccherebbe soltanto in città come Cagliari, Arbatax, Alghero, Oristano o Porto Torres, permettendo poi alle leggi sulle acque internazionali di fare il resto.
Cosa manca per far avverare questo progetto? Un numero di armatori sufficienti a finanziare questo genere di proposta non è stato mai trovato e, sopratutto, c’è reticenza da parte della popolazione locale ad accettare un qualcosa del genere. Chissà che la crisi economica non faccia ricredere i più.
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Negli ultimi giorni il governo ha ricominciato a spostare la propria attenzione anche verso il mondo del calcio, arrivando a proporre una chiusura degli stadi per riuscire a contenere la situazione. Questa proposta arriva dopo la decisione di ridurre la capienza del 50%, considerata ancora troppo elevata per salvare la Serie A.
Attualmente non è ancora presente un verdetto definitivo, tuttavia, il governo ha suggerito ai club di decidere autonomamente la possibilità di giocare a porte chiuse sulla base della situazione generale. L’idea sembra essere particolarmente appoggiata dal Ministero della salute, tuttavia, pare che i club non abbiano intenzione di perdere nuovamente gli introiti, già ampiamente compromessi, derivanti dagli stadi.
Questo disaccordo tra ministero e società di calcio potrebbe portare il governo a prendere una decisione più dura, dettando la linea per tutte le squadre, arrivando a imporre la chiusura degli stadi, anche se per ora non è ancora stato pubblicato un verdetto. Tale decisione andrebbe a compromettere le restanti giornate di Serie A che, come mostra la piattaforma di scommesse calcio William Hill, sono ricche di partite fondamentali per decretare il vincitore del campionato, imperdibili da tutti coloro che tifano e scommettono sulla propria squadra del cuore.
La Serie A può sopportare un’altra chiusura?
Molti giornalisti ed esperti si stanno chiedendo se le società di Serie A siano in grado di sopportare un’altra chiusura considerati gli effetti quasi disastrosi degli anni passati. È certo che molte delle squadre non siano nella situazione finanziaria migliore. La maggior parte dei top club come Milan, Inter e Juventus presentano un bilancio in rosso, anche se gran parte dei debiti sono a lungo termine, con una percentuale relativamente ridotta a breve termine.
Nello specifico, la Juventus è la prima squadra per debiti, con un valore totale di -389 milioni, seguita dalla Roma a -299 milioni. Più in basso troviamo le squadre milanesi. L’Inter ha un debito di -244 milioni, mentre il Milan -103 milioni. Una grande fetta di debiti è stata peggiorata dalla situazione dei due anni passati, tanto che è stata stimata una perdita totale per il calcio italiano di 1 miliardo di euro.
Considerata la situazione, è ragionevole pensare che le squadre non vogliano perdere gli introiti importanti derivanti dai biglietti, anche se la chiusura degli stadi potrebbe essere più imminente di quanto sembri date le maggiori restrizioni che stanno interessando praticamente tutti i settori. È certo che una chiusura prolungata avrà un effetto estremamente negativo sulla maggior parte delle società di Serie A.
La situazione del calcio dilettantistico regionale
Le partite di livello nazionale non sono le uniche che stanno subendo delle restrizioni, dato che anche il calcio dilettantistico a livello regionale è stato momentaneamente fermato per consentire una ripresa in maggiore sicurezza. In Sardegna, tutti i campionati di calcio dilettantistico sono stati sospesi per 2 settimane.
Nella comunicazione del comitato regionale sardo si può leggere che durante le due settimane di sospensione è consentito alle squadre di continuare ad allenarsi rispettando le varie misure di sicurezza. È stato consentito anche di organizzare alcune partite di recupero, motivo per cui sono state invitate le delegazioni provinciali a procedere con l’invio di un loro comunicato ufficiale per prendere le decisioni insieme alle società di calcio interessate.
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