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Negli ultimi giorni il governo ha ricominciato a spostare la propria attenzione anche verso il mondo del calcio, arrivando a proporre una chiusura degli stadi per riuscire a contenere la situazione. Questa proposta arriva dopo la decisione di ridurre la capienza del 50%, considerata ancora troppo elevata per salvare la Serie A.
Attualmente non è ancora presente un verdetto definitivo, tuttavia, il governo ha suggerito ai club di decidere autonomamente la possibilità di giocare a porte chiuse sulla base della situazione generale. L’idea sembra essere particolarmente appoggiata dal Ministero della salute, tuttavia, pare che i club non abbiano intenzione di perdere nuovamente gli introiti, già ampiamente compromessi, derivanti dagli stadi.
Questo disaccordo tra ministero e società di calcio potrebbe portare il governo a prendere una decisione più dura, dettando la linea per tutte le squadre, arrivando a imporre la chiusura degli stadi, anche se per ora non è ancora stato pubblicato un verdetto. Tale decisione andrebbe a compromettere le restanti giornate di Serie A che, come mostra la piattaforma di scommesse calcio William Hill, sono ricche di partite fondamentali per decretare il vincitore del campionato, imperdibili da tutti coloro che tifano e scommettono sulla propria squadra del cuore.
La Serie A può sopportare un’altra chiusura?
Molti giornalisti ed esperti si stanno chiedendo se le società di Serie A siano in grado di sopportare un’altra chiusura considerati gli effetti quasi disastrosi degli anni passati. È certo che molte delle squadre non siano nella situazione finanziaria migliore. La maggior parte dei top club come Milan, Inter e Juventus presentano un bilancio in rosso, anche se gran parte dei debiti sono a lungo termine, con una percentuale relativamente ridotta a breve termine.
Nello specifico, la Juventus è la prima squadra per debiti, con un valore totale di -389 milioni, seguita dalla Roma a -299 milioni. Più in basso troviamo le squadre milanesi. L’Inter ha un debito di -244 milioni, mentre il Milan -103 milioni. Una grande fetta di debiti è stata peggiorata dalla situazione dei due anni passati, tanto che è stata stimata una perdita totale per il calcio italiano di 1 miliardo di euro.
Considerata la situazione, è ragionevole pensare che le squadre non vogliano perdere gli introiti importanti derivanti dai biglietti, anche se la chiusura degli stadi potrebbe essere più imminente di quanto sembri date le maggiori restrizioni che stanno interessando praticamente tutti i settori. È certo che una chiusura prolungata avrà un effetto estremamente negativo sulla maggior parte delle società di Serie A.
La situazione del calcio dilettantistico regionale
Le partite di livello nazionale non sono le uniche che stanno subendo delle restrizioni, dato che anche il calcio dilettantistico a livello regionale è stato momentaneamente fermato per consentire una ripresa in maggiore sicurezza. In Sardegna, tutti i campionati di calcio dilettantistico sono stati sospesi per 2 settimane.
Nella comunicazione del comitato regionale sardo si può leggere che durante le due settimane di sospensione è consentito alle squadre di continuare ad allenarsi rispettando le varie misure di sicurezza. È stato consentito anche di organizzare alcune partite di recupero, motivo per cui sono state invitate le delegazioni provinciali a procedere con l’invio di un loro comunicato ufficiale per prendere le decisioni insieme alle società di calcio interessate.
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Che differenza c’è tra disdetta e recesso? Per molti consumatori questi termini sono scambiati per sinonimi quando in realtà celano enormi differenze. Per cominciare chiariamo subito che la disdetta è un atto unilaterale che blocca il rinnovo tacito di un contratto di durata come abbonamenti, locazioni ecc… mentre il recesso è uno scioglimento che avviene in corso.
La differenza sostanziale tra disdetta e recesso
Secondo quanto suggerito dal portale Disdetta Semplice, comunicare una disdetta serve a manifestare la volontà di non procedere con un contratto di durata e prevede clausole apposite che caratterizzano tale atto recettizio. Si chiama così perché produce effetti solo quando la disdetta viene ricevuta dal destinatario. Il recesso è una forma differente, che prevede l’interruzione del contratto quando questo è ancora in corso e, quindi, prima della sua naturale scadenza.
I contratti prevedono l’obbligo di comunicare la disdetta entro un preciso periodo di tempo noto come preavviso. Se l’utente ritarda la pena è il rinnovo automatico del contratto, come avviene spesso per gli abbonamenti online con pagamento automatizzato.
Inoltre la nostra giurisprudenza ha chiarito che la disdetta si ritiene efficace solo quando il destinatario né giunge a conoscenza prima della scadenza prevista dal contratto. Pertanto i modi con cui si comunica tale decisione, sempre nel rispetto dei tempi di preavviso ammessi, prevedono l’utilizzo di strumenti che certifichino la data di ricezione come raccomandata A/R e PEC.
Il caso del recesso
Il recesso è subordinato alla presenza di determinati presupposti e può rivelarsi decisamente più spinoso rispetto alla disdetta. Di solito prevede che una delle due parti desideri interrompere la continuità di un contratto e questo comporta una serie di problematiche per ciò che riguarda le conseguenze.
Se le leggi a tutela dei consumatori rendono sempre possibile la disdetta e l’interruzione di un servizio è vero anche che recedere da un abbonamento sottoscritto e firmato non è così semplice. Tutto dipende dai fatti e dalle modalità previste dallo stesso contratto o dal mancato rispetto delle clausole da parte di una delle due parti.
Quando firmiamo un contratto, infatti, ci impegniamo a rispettare i nostri doveri e ad adempiere alle clausole in esso contenute. Per questo prima di procedere è bene rileggere attentamente il contratto e comprendere quali modalità sono ammesse.
Bisogna sempre far riferimento al contratto
I termini e le modalità di disdetta sono sempre indicati nel contratto. Se un consumatore vuole esercitarla bisognerà verificare in che modo sono espresse tali modalità e cosa è stato preventivamente concordato all’atto della firma.
È necessario verificare la durata del preavviso richiesto per depositare una disdetta valida, tenendo conto che è la questione centrale per il suo espletamento. Difatti la comunicazione attraverso cui il consumatore dichiara il diritto di impedire il rinnovo tacito del contratto deve giungere al destinatario prima della scadenza prevista dallo stesso contratto.
Se il contratto prevede tempi ristretti per l’invio di tale comunicazione, quindi, sarà preferibile attivarsi con un certo anticipo rispettando le modalità richieste e procurandosi le prove dell’invio di tale volontà. Ecco perché è sempre preferibile utilizzare la PEC o la raccomandata con ricevuta di ritorno.
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Quest'anno a Sinnai le luminarie natalizie scarseggiano... e molti cittadini si lamentano e si chiedono come potrebbe essere illuminata Sinnai con diverse "luminarie" natalizie.
Sui social si rispolverano vecchi ricordi, come le luminarie "falliche" che dovevano rappresentare delle candele, ma in realtà sembravano tutt'altro.
Sono passati ben 11 anni dallo storico natale 2010 quando questi "Menhir" decoravano Via Trieste.
E a proposito di Menhir, dall'archivio dello storico settimanale "Questa Sinnai" riproponiamo questo simpatico articolo in limba di Mario Spina
20 Dicembre 2010
Sinnai, Natale 2010
Menhir moderni ?...luminarie natalizie !
Sinnia de ammirai !
Is antigus o prenuragicus iant seminau su territoriu sardu de custus “menhir”, scultura lapidea prus o mancu grezza, a forma e simbulus de “catzzu”; probabilmenti fiant simbulus religiosus de onorai o adorai cun ritus adeguaus a cussa antighidadi.
Invecis is modernus e precisamenti is Sinniesus de oi, chi olint biri calenc’una cosa chi dd’assimbilat, podint andai in via Trieste a Sinnia, e fai calencuna andada e torrara asutta de is’insegnas natalizias ( luminarias) chi ddu ant apiccau, (chini ?)
Is preistoricus de s’era prenuragica po motivus anti cumprensibilissimu no podint essi accusaus po sa mancanza de fantasia. Antzis! A su contrariu, depint’essi ammiraus e apretzaus puru po sa capacidadi artistica chi anti scipiu esprimi!
Ma ita depeus nai de sa fantasia de chini at progettau e fattu ponni is insegnas natalizias aundi eus nau prima?
Chini at scrittu custas pagu rigas, po crosidadi personali at preguntau unu buttegheri de sa via Trieste, a propositu de cussas luminarias, nendiddi : “Ita ndi pentzas de sa fantasia de su progettista de custas insegnas natalizias?”
Ari respundit: “No mi ddu domandisti! Tottus a forma de “catzzus” ! Su progettista depit essi propriu unu cultori de sa “Fallocrazia”.
Augurius sincerus e bonas festas a tottus is Sinniesus e “soprattutto” a chini bivit in via Trieste. E a is’istrangius raccumandu de benni a Sinnia po ammirai is luminarias nostras !
Metadi de mes’ ‘e Idas 2010
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Don Alberto Pistolesi: le celebrazioni esequiali saranno trasmesse via streaming sul sito dell'Unione Sarda
Ecco l'annuncio dal sito istituzionale del Comune di Sinnai:
Si comunica che le celebrazioni esequiali corpore praesenti
che si terranno Sabato 4 Dicembre 2021 alle ore 10.00
presso la Chiesa di Santa Barbara in Sinnai,
saranno trasmesse in diretta streaming su www.unionesarda.it e successivamente fruibili in differita
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