Anche quest’anno si rinnova l’appuntamento col Cranovali Sinniesu, l’attesissimo carnevale di Sinnai ancora più ricco di appuntamenti, di suggestioni e di divertimento: i festeggiamenti si svolgono sabato 9 e domenica 10 marzo, ma tutti gli eventi legati al carnevale iniziano venerdì 8 e si concludono sabato 16 marzo.

La manifestazione del carnevale sinnaese è organizzata dal Comune di Sinnai in collaborazione con le associazioni Pro Loco, Sinnai & Dintorni, Is Basonis e Is Cerbus e il coinvolgimento del Museo Civico, della biblioteca comunale e degli istituti scolastici.

«L’intento è quello di rappresentare il carnevale sinnaese come un momento di massima esaltazione dell’identità della comunità - sostiene il vicesindaco Katiuscia Concas - e rappresenta un sicuro investimento promozionale per far conoscere la nostra cittadina e incentivare le presenze turistiche con un importante riflesso per l’economia del nostro territorio».   

A inaugurare il Cranovali Sinniesu, venerdì 8, è Il carnevale e l’identità, convegno sull’aspetto antropologico del carnevale. Sabato 9 si entra nel vivo dei festeggiamenti con la sfilata in maschera coi carri allegorici e col ritorno, dopo quasi vent’anni di assenza, del Cranovali Mottu, la dissacrante commedia in sardo sul personaggio di Carnevale. Domenica 10 sarà un’intera giornata alla riscoperta delle antiche tradizioni locali legate alle pariglie e alla caccia al cervo, come è sempre accaduto a Sinnai da almeno tre secoli (le prime testimonianze scritte riguardanti is pariglias e is cerbus risalgono infatti ai primi anni del ‘700, ma è molto probabile che entrambe le manifestazioni siano molto più antiche). I pariglianti di questa edizione sono, oltre al gruppo di Sinnai, quelli di Norbello, Ittiri, Ollolai, Fonni e Oristano, e i piccoli pariglianti della Giara di Oristano coi tamburini. Le maschere ospiti de Is Cerbus sono invece la Mascara Gadduresa di Calangianus, is Scruzzonis di Siurgus Donigala, Zenobia di Macomer e i Boes e Merdules di Ottana, di ritorno dal Carnevale di Venezia dove hanno rappresentato la Sardegna.

Infine, sabato 16, serata conclusiva con mostra e premiazione del contest fotografico Cranovali Sinniesu 2019 (segue programma completo).

«Il convegno sul carnevale e il ritorno di Cranovali Mottu sono eventi che ho fortemente voluto per il Cranovali Sinniesu 2019 – spiega Vincenzo Tolu, assessore a Cultura, politiche identitarie e tradizioni popolari – perché oltre all’aspetto del divertimento c’è il tramandare nel modo più fedele possibile la propria identità culturale, e il riconoscersi nella comunità anche attraverso il carnevale».  

 Ma il Cranovali Sinniesu è anche un’importante occasione per dare impulso all’economia locale, specie in una stagione con bassi flussi turistici: per questo motivo anche quest’anno l’amministrazione comunale ha scelto di dedicare un intero weekend alla manifestazione, mentre la maggior parte dei ristoratori ha aderito al Menù del Cranovali, un menù turistico a prezzo fisso per accogliere gli ospiti al pranzo della domenica.

«Divertimento, tradizione ed economia locale devono costituire il motore del Cranovali Sinniesu, affinché la manifestazione possa ufficialmente rientrare tra le più importanti celebrazioni del Carnevale in Sardegna», conclude l’assessore al Turismo e Spettacolo Paolo Olla

Numerosi gli appuntamenti collaterali, come l’ingresso gratuito al Museo Civico di Sinnai domenica 10 dalle 14 alle 17, per poter ammirare anche la mostra fotografica 5 anni di Carnevale a cura di Insoliti Scatti.

E sempre in tema fotografia, sarà possibile anche quest’anno partecipare al contest fotografico con due importanti novità: durerà due giorni (sabato 9 e domenica 10) e contemplerà, oltre alle solite sezioni, anche quella social.

Da quest’anno il Cranovali Sinniesu è diventato un vero e proprio prodotto turistico: la comunicazione, affidata all’agenzia di comunicazione integrata 37Comunicazione, ha previsto la realizzazione di logo e immagine coordinata, sito web, creazione e gestione delle pagine social e di tutta la campagna pubblicitaria, online e offline. Per contribuire a rendere il Cranovali Sinniesu un brand ben riconoscibile e ancora più identitario, affinché diventi appuntamento imperdibile per gli amanti del carnevale, delle tradizioni e del territorio.

CRANOVALI SINNIESU 

PROGRAMMA COMPLETO 

Venerdì 8 marzo

Ore 18.00 IL CARNEVALE E L’IDENTITÀ, biblioteca comunale. Convegno sull’aspetto antropologico del Carnevale. Saluti del vicesindaco dott.ssa Katiuscia Concas; Il Carnevale in Sardegna – Origini e significato, intervento del prof. Gianni Murgia; Il Carnevale a Sinnai – Aspetti identitari, intervento del dott. Aldo Cappai. Coordina l’assessore alla Cultura prof. Vincenzo Tolu.

 Sabato 9 marzo

Ore 15.00 LA SFILATA. piazza Funtanalada. Raduno e partenza della sfilata in maschera coi carri allegorici. Arrivo, zeppolata e premiazione di carri, maschere di gruppo e maschere singole in piazza Sant’Isidoro.

Organizza Pro Loco.

Ore 19.00 CRANOVALI MOTTU. piazza Santa Barbara. Divertente rappresentazione teatrale in sardo campidanese del caratteristico Cranovali Mottu sinnaese, liberamente ispirato alla commedia di don Giovanni Cadeddu. Zeppolata. Organizza Sinnai & Dintorni

Domenica 10 marzo

Ore 10.00 IS PARIGLIAS. Loc. Bellavista. Spericolate acrobazie di cavalieri e amazzoni in sella ai cavalli. I pariglianti di Sinnai ospitano quest’anno i gruppi di Norbello, Ittiri, Ollolai, Fonni e Oristano, e i piccoli pariglianti della Giara di Oristano coi tamburini. A fare da sfondo alla corsa equestre, la suggestiva pista da cui si gode un panorama mozzafiato. Organizza Is Basonis.

Ore 12.00 LA PENTOLACCIA. Loc. Bellavista. Corsa di cavalieri e amazzoni che, in sella ai propri cavalli, tentano di abbattere le pentole, appese in alto lungo la pista, con l’ausilio di un bastone. Nessuno conosce il contenuto delle terracotte, e per i partecipanti è decisamente meglio così.

Ore 15.00 IS CERBUS, vestizione. Piazza Santa Vittoria. Vestizione della maschera tipica sinnaese, col suggestivo rito della trasformazione, lenta e quasi magica, di uomini e bambini in cervi, cani, cinghiali, battitori e cacciatori. Maschere ospiti di questa edizione sono la Mascara Gadduresa di Calangianus, is Scruzzonis di Siurgus Donigala, Zenobia di Macomer e i Boes e Merdules di Ottana. Organizza Is Cerbus.

Ore 18.00 IS CERBUS, esibizione. Piazza Sant’Isidoro. Dopo la chiassosa sfilata nelle vie del centro storico, confluisce qui l’ancestrale caccia grossa, dove gli uomini stanano le prede e queste si beffano di loro. Fino alla mattanza finale, in cui i cacciatori ristabiliscono l’ordine delle cose. A seguire, ballus de pratza con la cantante Laura Usai, i musicisti Bruno e Asael Camedda e il gruppo folk Funtan’e Olia di Sinnai. 

Sabato 16 marzo

Ore 18 CONTEST FOTOGRAFICO, premiazione. Museo Civico. A una settimana dal Cranovali Sinniesu, premiazione ed esposizione degli elaborati foto-video realizzati dagli iscritti al contest fotografico. Organizza Is Basonis.

CRANOVALI SINNIESU eventi e organizzatori

 SFILATA

Vietato porre limiti alla fantasia: tutti i travestimenti esistenti e quelli inventati per l’occasione sono i benvenuti alla sfilata di maschere con carri allegorici. Il raduno è come sempre in piazza Funtanalada mentre l’arrivo, dopo una bella passeggiata nelle vie del centro, è previsto in piazza Sant’Isidoro con zeppolata finale. Ma non è una sfilata qualsiasi: previa iscrizione gratuita, si può partecipare alla competizione più colorata che ci sia. I premi per i carri allegorici più belli e più originali sono di 600, 400 e 250 euro rispettivamente per primo, secondo e terzo posto.

Le maschere di gruppo riceveranno rispettivamente 200, 150 e 100 euro, mentre il premio per la maschera singola è di 50 euro. 

La sfilata è organizzata come sempre dalla Pro Loco, associazione culturale nata nel 1979 con l’obiettivo di provvedere allo sviluppo e al miglioramento del turismo a Sinnai, tutelare e valorizzare il patrimonio paesaggistico, monumentale e artistico, assumere e promuovere iniziative tese a preservare e diffondere le tradizioni culturali e folkloristiche, durante tutte le stagioni dell’anno.

Fra le manifestazioni più importanti, i festeggiamenti civili delle feste religiose, gli spettacoli di Estate Sinnaese e gli eventi legati alle festività della tradizione locale. 

 CRANOVALI MOTTU

Il suo ritorno è la grande novità del Cranovali Sinniesu 2019.

Cranovali Mottu, la dissacrante rappresentazione teatrale sul personaggio di Carnevale, è nuovamente in programma tra i festeggiamenti del carnevale sinnaese tradizionale.

Si tratta di una commedia in sardo campidanese in cui, attraverso la narrazione del malore e della morte di Cranovali, si raccontano con toni satirici Sinnai e i suoi nomi noti, come amministratori, esercenti e altri volti della società. La storia è liberamente ispirata alla sceneggiatura di don Giovanni Cadeddu, parroco e scrittore sinnaese scomparso pochi anni fa di cui resta però, per tutti i sinnaesi, l’indelebile impronta culturale, artistica e antropologica.

L’ultima edizione di Cranovali Mottu risale al 2002: il ritorno dell’evento si deve a Sinnai & Dintorni, l’associazione nata nel 2013 come naturale conseguenza dell'attività dell’omonimo gruppo Facebook.

Da allora numerose sono le iniziative, tutte di carattere socio-culturale, che Sinnai & Dintorni organizza, come la sfilata di abiti d’epoca finalizzata alla raccolta di derrate alimentari per famiglie in difficoltà, il Mercatino di Natale e lo scambio di libri e materiale scolastico per gli alunni sinnaesi. Ha anche varcato i confini regionali, organizzando una raccolta fondi per i terremotati di Amatrice utile anche a contribuire all’acquisto di un mezzo per lo spostamento di un ragazzo con grave disabilità.

IS PARIGLIAS

Un rapporto primordiale lega i sardi al cavallo: per lavoro, per la caccia e per dimostrare fierezza e balentìa. È questo il caso delle pariglie, spericolate acrobazie equestri in coppia o poco più: la storia nell’isola risale all’arrivo degli spagnoli (pareja, pariga, pariglia), ma è da fine ‘700 che si hanno le prime testimonianze scritte, nelle quali si evidenziavano l’audacia dei cavalieri e l’eleganza dei cavalli appaiati.

Sinnai è tra i luoghi più citati nei testi, e il motivo è semplice: ha una tradizione equestre fra le più antiche, e annovera alcuni dei più abili pariglianti di tutta l’isola, in grado di vincere importanti premi in Sardegna, in Italia e persino all’estero. 

Per oltre 20 anni la manifestazione delle pariglie a Sinnai è scomparsa, fino all’arrivo de Is Basonis, l’associazione equestre nata nel 2009 con l’intento di riscoprire e dare nuovo lustro alla gloriosa tradizione locale. Anche il nome non è casuale: è un omaggio al ruolo dei “basonis”, gli uomini che in sella al cavallo dirigevano le mandrie.

Dal 2010 Is Basonis organizza Is Pariglias, ma anche diverse manifestazioni come trekking a cavallo, Ainas e Fainas, battesimo della sella e monta da lavoro. Partecipa inoltre a numerosi eventi di pariglie in tutta l’isola perché, mentre gli ex pariglianti sono ormai anziani, la nuova generazione di cavalieri e amazzoni, con orgoglio e passione, porta avanti la tradizione. 

IS CERBUS

Come tutte le tradizioni carnevalesche sarde, la maschera di Sinnai ha origini precristiane e presenta riferimenti al dominio dell’uomo sulla natura e ai rituali propiziatori della caccia, prima fonte di sostentamento delle società arcaiche.

Il lunedì precedente il martedì grasso veniva simulata una vera e propria caccia grossa: canaxus e canis (uomini travestiti da battitori e da cani) setacciavano il paese con l’obiettivo di stanare cerbus e sirbonis (cervi e cinghiali) per spingerli verso i cassadoris (cacciatori) appostati nelle vie del centro, dove le bestie venivano infine abbattute.

L’abbigliamento prevede pantaloni in velluto, cosingius (scarpe in pelle da campagna) e maglia nera; is canaxus indossano pelli, campanacci, gambali e berrita; cerbus e sirbonis hanno pelli e corna di cervo e pelli di cinghiale; i cassadoris gilet e copricapo in velluto, camicia e finto fucile. 

I primi cenni scritti risalgono al ‘700 e da allora la tradizione è stata tramandata da gruppi spontanei fino al 2007, anno della costituzione de Is Cerbus, l’associazione culturale nata con l’obiettivo di conservare e divulgare la tradizione carnevalesca sinnaese. Da allora la maschera partecipa a sfilate ed eventi in tutta l’isola, in Italia e all’estero sia nel periodo del carnevale, sia in altri periodi come attrattiva per i visitatori. Assieme agli adulti, i Cerbixeddus, un nutrito gruppo di bambini che, con fierezza quasi surreale, simula anch’esso su mattoni, la mattanza finale degli animali tipici sinnaesi.

 





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