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Riapre il Museo Civico di Sinnai.
La ripartenza è prevista per Sabato 6 giugno 2020 con un nuovo team e un nuovo allestimento.
Il Nuovo Museo si chiamerà MuA (museo civico e archivio storico Sinnai).
Per tutti coloro che visiteranno il museo da sabato 6 e fino a venerdì 12 giugno ci sarà uno sconto del 10% sugli articoli del bookshop del MuA.
E la visita accompagnati dai curatori delle esposizioni. Sabato 6 giugno alle 18 e domenica 7 giugno alle 11 e alle 18.
Per garantire una visita sicura e piacevole, è consigliato prenotare il vostro biglietto tramite telefono al 340 667 1868 (chiamata, sms o whatsapp) o tramite e-mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
L’ingresso al Museo è consentito fino a 30 minuti prima della chiusura.
Durante la permanenza in Museo sarà obbligatorio indossare mascherina e guanti.
Nel caso non li abbiate, verranno forniti in biglietteria.
Il Museo si trova in Via Colletta 20. Per maggiori info e contatti visitate il sito muasinnai.com
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Ciò che è stato detto finora sul bitcoin può essere tradotto in altre valute virtuali: Ethereum, Ripple, Litecoin, Neo, Cardano, Stellar, Eos, Nano... solo per citare quelle più popolari e forti.
Il sistema è stato quindi arricchito con appendici aggiuntive, come quella, ad esempio, dell'ICO (Initial Coin Offers), che si basa sulla tecnologia dei contratti smart (che, a sua volta, si basa su quella dei DLT, ovvero registri distribuiti o condivisi, uguale alle criptovalute). È uno strumento finanziario che segue la struttura delle offerte pubbliche di acquisto. Normalmente, tuttavia, i fondi non vengono utilizzati per aumentare il capitale dell'azienda, ma per finanziare una start-up. In pratica, il promotore del progetto pubblica un white paper in cui sono definiti tutti gli aspetti della proposta, in particolare quello relativo a ciò che l'abbonato potrà vantare a seguito del pagamento di denaro (anche virtuale). Questo "credito", chiamato "token", che si presenta sotto forma di un file, può quindi essere trasferito liberamente. Di solito questi prestiti sono fatti attraverso la criptovaluta di Ethereum (che, quindi, non viene emessa attraverso un'attività simile a quella dei "minatori" di bitcoin).
Usi della valuta virtuale: rischi e opportunità
Ma in pratica - ci si chiede - come può bitcoin evolution official website di bitcoin comprare e vendere criptovalute? Ci sono due modi: poiché la valuta virtuale è, in sostanza, una password, l'acquirente può fisicamente incontrare una persona che la detiene e scambiarla pagando nella valuta corrente (in Francia alcuni tabaccai si stanno preparando per vendere bitcoin). L'altro modo è quello di iscriversi a una piattaforma di trading e acquistarli per un deposito in contanti. Ciò che ottieni costituisce il "portfolio", come qualsiasi altra sicurezza finanziaria. Questo "portfolio" può essere archiviato direttamente sulla piattaforma (che, come detto, può essere "svaligiato") o può essere archiviato su supporti esterni (una sorta di chiavi intelligenti).
Durante il periodo di detenzione, le valute virtuali possono essere utilizzate per effettuare pagamenti o possono essere scambiate con altre valute virtuali a fini speculativi - e questo è ciò che avviene normalmente - per essere infine convertite in valuta corrente (la persona che converte le valute virtuali in altre valute e viceversa è chiamato "scambio"). Per quanto riguarda i pagamenti, ci sono aperture in tal senso sia tra privati che tra il pubblico: in Ohio, ad esempio, le aziende possono pagare le tasse con i bitcoin.
Ruolo della valuta virtuale
In questo senso, la valuta virtuale è sia una valuta che uno strumento finanziario e, allo stesso tempo, non lo è davvero: non è uno strumento finanziario puro in quanto non è stato riconosciuto come tale e non è una valuta perché il suo valore è esposto alla volatilità del mercato e, inoltre, non è soggetto a un'autorità centrale.
La nuova valuta, in quanto non controllata, può essere utilizzata per scopi che non sono sempre "puliti". Ciò ha permesso, ad esempio, ai cinesi di eludere il divieto di convertire lo Yuan in valuta estera o di malfattori dalla vendita illegale di droghe, droghe proibite e armi, nella cosiddetta rete profonda o oscura, o di chiedere il riscatto in "libero" computer bloccati e file sensibili presi in ostaggio.
Anche il Parlamento europeo si è concentrato su questi temi, con la Risoluzione del 26 maggio 2016 ha chiarito i rischi intrinseci delle valute virtuali: l'assenza di strutture per la protezione degli utenti e il funzionamento del sistema, l'elevata volatilità del mercato, incertezza, consumo di energia, effetti potenzialmente negativi sui servizi finanziari ordinari dei mercati, le potenziali limitazioni dell'efficacia della politica monetaria e la possibilità di transazioni sul mercato nero. A fronte di ciò, il Parlamento suggerisce di assicurarsi che gli Stati sviluppino un solido quadro giuridico, senza tuttavia una regolamentazione precoce di un fenomeno ancora in evoluzione, che potrebbe essere ostacolato da una legislazione inadeguata e che potrebbe portare a risultati. Al contrario, decisamente positivo, come ad esempio la riduzione dei costi di transazione e di pagamento e la loro tracciabilità.
In ogni caso, la valuta virtuale dimostra la possibilità di aggregazione anche al di fuori dell'istituzione stabilita, in questo senso dimostrando la forza intrinseca della valuta a tale scopo, una forza su cui è stata scommessa per l'unificazione dell'Europa.
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“Una vita da Sindaco”, di Paolo Tronci,
è una raccolta di aneddoti curiosi, piccole storie,
racconti di eventi vissuti a contatto con i cittadini.
Narra lo stress di una vita da Sindaco
Il Libro è in vendita nelle edicole su edizioni grafica del Parteolla
I proventi del libro saranno donati al Comune sul conto accesso presso il banco di Sardegna
– IBAN IT45A0101544030000070690258 – causale “Emergenza corona virus – a favore della solidarietà alimentare”
Paolo Tronci, Sinnaese, laureato all’Università di Cagliari in Economia e Commercio.
Iscritto al Registro dei Revisori legali dal 1999.
Funzionario del Banco di Sardegna, ora in pensione.
Ha ricoperto la carica di Sindaco di Sinnai da febbraio 1979, a giugno 1993
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Pubblichiamo di seguito la comunicazione del Sindaco di Sinnai Tarcisio Anedda riguardante la riapertura delle attività commerciali:
Gentili concittadine e concittadini
Mi rivolgo ancora a Voi, ed in particolare ai Professionisti ed agli esercenti di attività dei settori commerciali e dei servizi alla persona, per far seguito alla precedente mia comunicazione sulla riapertura delle vostre attività.
Come avrete avuto modo di conoscere, dopo l’intesa Stato – Regioni di avant’ieri, il Governo nazionale ha autorizzato l’ordinata ripresa delle attività a far data da lunedì prossimo (18 maggio).
Da oggi, pubblicata nella notte scorsa, è inoltre entrata in vigore l’Ordinanza del Presidente della Giunta Regionale che rende possibile la riapertura immediata, anticipando di quattro giorni la data precedentemente stabilita.
L’ordinanza regionale prevede che “I sindaci, che valutino necessario e/o opportuno ai fini della miglior tutela della salute pubblica sul proprio territorio il mantenimento della chiusura delle attività, possono disporre con propria ordinanza detta misura, dandone comunicazione alla Regione”.
Ma i sindaci non dispongono di tutti gli elementi necessari a consentire loro una decisione basata su dati scientifici rigorosi, indispensabili per poter adottare in modo adeguatamente informato le misure migliori per la tutela della salute pubblica nel proprio territorio senza mortificare la necessità di tornare al lavoro.
Dati e valutazioni certamente disponibili all’Autorità regionale, che ha potuto serenamente assumere la responsabilità dell’anticipazione dell’apertura.
In attesa che giungano ulteriori disposizioni chiare ed univoche, dagli Organi dello Stato e della Regione, tali da consentire ai sindaci le condizioni per un’eventuale ulteriore loro decisione, ritengo di suggerire agli esercenti la massima prudenza, utilizzando, se necessario, il tempo disponibile per completare la predisposizione di tutte le misure richieste per la ripresa lavorativa in totale sicurezza, per sé stessi come per i lavoratori e per i clienti, facendo sempre puntuale riferimento ai documenti tecnici dell’INAIL.
In assenza dei necessari chiarimenti, la produzione di ulteriori atti di iniziativa locale può solo determinare ulteriore incertezza e disorientamento nei cittadini e negli operatori economici. Pertanto non aggiungerò altre ordinanze ai provvedimenti in vigore.
Qualunque cosa accada nei prossimi giorni, da lunedì potremmo tutti intravedere la luce di un futuro normale. Vi rinnovo quindi i migliori Auguri di Buon Lavoro, con l’impegno di rimanervi vicino in qualsiasi circostanza.
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Ecco l'ordinanza odierna del Sindaco di Sinnai sulle nuove disposizioni covid-19:
Ordinanza Sindacale n. 31 del 06/05/2020: apertura pineta, cimiteri, ecocentro, parchi, giardini, area sgambettamento cani e altre comunicazioni
Il Dpcm 26 aprile 2020 introduce, a partire dal 4 maggio 2020, dopo 2 mesi di severe restrizioni alla libera circolazione delle persone e conseguente blocco di numerose attività produttive, misure necessarie per fronteggiare l’emergenza pandemica nel suo più alto picco, una serie di allentamenti a tali restrizioni dando di fatto inizio alla cosiddetta fase 2
Il discorso in conferenza stampa del Presidente del Consiglio, così introduce il succitato D.P.C.M. :
“Grazie ai sacrifici fin qui fatti stiamo riuscendo a contenere la diffusione della pandemia e questo è un grande risultato se consideriamo che nella fase più acuta addirittura ci sono stati dei momenti in cui l’epidemia sembrava sfuggire a ogni controllo. Avete manifestato tutti forza, coraggio, senso di responsabilità, di comunità. Adesso inizia per tutti la fase di convivenza con il virus”
Ha preso avvio quindi la fase 2 con graduale allentamento delle misure restrittive che pesantemente hanno impattato sulle nostre vite, in quanto singoli ma anche e soprattutto nelle nostre relazioni sociali, nelle abitudini quotidiane che mai avremmo pensato sarebbero state messe in discussione, come una semplice stretta di mano, un abbraccio, il contatto fisico in generale, con tutto ciò che ne è conseguito, come la chiusura delle scuole, attività commerciali, sport, funzioni religiose, ecc..
La fase 2 è quindi la fase della convivenza con il virus e quindi della responsabilità
Siamo chiamati TUTTI nell’interesse di ciascuno e della comunità intera, quindi nel proprio e altrui interesse a mantenere ferme quelle precauzioni quotidiane nell’uso dei dispositivi di protezione individuale, come mascherine e guanti, laddove richiesto e il distanziamento di almeno un metro l’uno dall’altro in qualunque circostanza. L’uso della mascherina e il distanziamento sociale è stato lo strumento unico che ha consentito una riduzione dei contagi, quindi dei ricoveri e quindi dei morti a causa del corona virus
Ed è sempre grazie al senso di responsabilità di tutti che oggi è possibile provare a convivere con il virus, che ricordo non si è indebolito, non ha arretrato. È sempre lì, pericoloso come sempre, pronto a cogliere ogni occasione per propagarsi, per contagiare ancora e riportarci, in men che non si dica, alla drammatica condizione di questi ultimi due mesi. Il virus Ha trovato un ostacolo per lui insormontabile, la distanza tra le persone, nell’uso della mascherina che ne impedisce la propagazione, il salto da una persona all’altra
L’allentamento delle misure restrittive che, almeno in parte, ci restituisce un po’ della normalità del nostro quotidiano, impone quindi una responsabilità massima in capo a ciascuno di noi non dimenticando che resta in piedi in modo rigoroso l’obbligo di rimanere all’interno della propria abitazione per tutti coloro che presentano sintomi legati a sindromi respiratorie e una temperatura corporea superiore ai 37,5 gradi
L’ordinanza del Presidente della Regione Sardegna n. 20 del 02 maggio scorso ha introdotto ulteriori allentamenti, anche rispetto alle concessioni del DPCM governativo, delle misure restrittive fin’ora imposte
Infatti, preso atto del parere espresso dal Comitato tecnico scientifico, istituito per fronteggiare la diffusione epidemiologica del Covid-19 in Sardegna, parere ispirato ad un criterio di massima cautela, nel senso di un progressivo e graduale allentamento delle misure di chiusura attualmente in atto, l’ordinanza del Presidente Solinas adegua le disposizioni del DPCM 26 aprile 2020 allo specifico e peculiare contesto regionale, prevedendo in Sardegna almeno fino al 17 maggio 2020, in via progressiva e graduale, l’allentamento delle misure restrittive in essere, consentendo – nel rispetto dei protocolli e dei disciplinari di sicurezza adottati per le rispettive categorie – la riapertura di una serie di attività. Il documento completo può essere visionato accedendo al seguente link https://www.regione.sardegna.it/documenti/1_82_20200502222637.pdf
Le disposizioni della succitata ordinanza producono i loro effetti a far data dal 4 maggio 2020 e fino al 17 maggio 2020, salvo proroga esplicita e salvo ulteriori, diverse prescrizioni, anche di segno contrario, che dovessero rendersi necessarie in dipendenza dell’andamento della curva di diffusione del virus, che sarà costantemente monitorata dai competenti organi dell’amministrazione e delle aziende sanitarie
L’ordinanza regionale n. 20/2020 rimette peraltro ai sindaci la facoltà di consentire, con propria ordinanza, valutate le specifiche condizioni di sicurezza sanitaria e comunque nel rispetto delle regole di distanziamento e divieto di assembramento, l’apertura graduale di tutte le attività e servizi con l’obbligo di verificare quotidianamente che il proprio comune si mantenga nei parametri previsti. Qualora l’indice di trasmissibilità (R con t ) dovesse risultare al di sopra del valore di 0,5, i medesimi dovranno immediatamente revocare la propria ordinanza, informandone la Regione e il Dipartimento di Prevenzione dell’ATS territorialmente competente
Lunedì 4 maggio scorso come Sindaci della Città metropolitana ci siamo riuniti per discutere su alcune azioni da porre in essere in modo unitario e omogeneo, per quanto possibile in tutta l’area metropolitana. La proposta che è emersa fa perno su alcuni punti fondamentali, ossia:
- l’esigenza di considerare la Città metropolitana come un unico territorio in cui siano permessi gli spostamenti intercomunali;
- l’esigenza di valutare in maniera congiunta la riapertura delle attività che l’ordinanza del Presidente Solinas demanda ai sindaci a partire dall’11 maggio
Tale decisione, suggerisce di dover effettuare fin d’ora i necessari interventi di igienizzazione dei locali al fine di poter tempestivamente riaprire le attività e servizi al pubblico non appena le condizioni lo consentano
Tutto ciò premesso con l’ordinanza n 31 del 06 maggio 2020 si è disposto:
- La revoca delle ordinanze n. 20/2020 e n. 21/2020;
- L’apertura al pubblico ai parchi, giardini e aree verdi comunali, dalle ore 8.00 alle ore 20.00, secondo quanto consentito dall’art. 3 dell’ordinanza regionale 20/2020;
- L’apertura al pubblico della Pineta dalle ore 6.00 alle ore 20.00.
- Il divieto d’accesso del pubblico alle aree attrezzate per l’attività sportiva e alle aree gioco nei parchi e nella Pineta;
- L’apertura dell’area sgambettamento cani, dalle ore 8.00 alle ore 20.00, secondo quanto consentito dall’art. 3 dell’ordinanza regionale 20/2020;
- L’apertura dei cimiteri comunali da giovedì 07 maggio 2020, dalle 8:00 alle 12:00, nelle giornate di martedì, giovedì e sabato;
- Il rigoroso rispetto, nei suddetti luoghi pubblici, del divieto di assembramento e dell’obbligo della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro. Chiunque acceda a tali spazi dovrà essere dotato di idonei dispositivi di protezione delle vie respiratorie (mascherine e guanti) e indossarle nei casi in cui possano crearsi situazioni di eccessivo avvicinamento ad altre persone;
- L’apertura al pubblico dell’Ecocentro Comunale, a partire da venerdì 08 maggio, negli stessi giorni e orari stabiliti antecedentemente all’emergenza Covid;
- Il mancato rispetto del divieto di assembramento, della distanza di sicurezza interpersonale di almeno un metro e dell’uso dei dispositivi di protezione delle vie respiratorie (mascherine) e delle mani (guanti) come sopra disciplinato, è punito, ai sensi dell’articolo 4 del DL 19 del 25/03/2020, con la sanzione amministrativa del pagamento di una somma da euro 400 a euro 3.000 e non si applicano le sanzioni contravvenzionali previste dall’articolo 650 del codice penale o da ogni altra disposizione di legge attributiva di poteri per ragioni di sanità, di cui all’articolo 3, comma 3. Se il mancato rispetto delle predette misure avviene mediante l’utilizzo di un veicolo le sanzioni sono aumentate fino a un terzo, e determinerà e ogni altro intervento necessario ad evitare il ripetersi di situazioni di rischio sanitario;
RICORDA che le misure igienico-sanitarie, previste nell’allegato 4 del DPCM 26 aprile 2020, sono le seguenti:
- lavarsi spesso le mani. Si raccomanda di mettere a disposizione in tutti i locali pubblici, palestre, supermercati, farmacie e altri luoghi di aggregazione, soluzioni idroalcoliche per il lavaggio delle mani;
- evitare il contatto ravvicinato con persone che soffrono di infezioni respiratorie acute;
- evitare abbracci e strette di mano;
- mantenere, nei contatti sociali, una distanza interpersonale di almeno un metro;
- praticare l’igiene respiratoria (starnutire e/o tossire in un fazzoletto evitando il contatto delle mani con le secrezioni respiratorie);
- evitare l’uso promiscuo di bottiglie e bicchieri, in particolare durante l’attività sportiva;
- non toccarsi occhi, naso e bocca con le mani;
- coprirsi bocca e naso se si starnutisce o tossisce;
- non prendere farmaci antivirali e antibiotici, a meno che siano prescritti dal medico;
- pulire le superfici con disinfettanti a base di cloro o alcol;
- è fortemente raccomandato in tutti i contatti sociali, utilizzare protezioni delle vie respiratorie come misura aggiuntiva alle altre misure di protezione individuale igienico-sanitarie.
La battaglia contro il Corona Virus non è ancora vinta. Su tutto il territorio nazionale sono decedute per causa sua quasi 30.000 persone nell’arco di pochi mesi. Un numero spaventoso
Siamo tutti consapevoli che solo quando sarà reso disponibile un vaccino potremo dire di aver chiuso questo drammatico capitolo della nostra storia
La fase 2 è quindi la fase della fiducia, un atto di fiducia nei confronti di tutti noi
Maturità e responsabilità, rispetto per la salute e per la vita propria e altrui, senso di comunità
In questo tempo in cui un virus è riuscito a ribaltare le nostre esistenze e priorità, impreparati sotto ogni aspetto ad affrontare ciò che ci aspettava, abbiamo dimostrato di essere in grado di combattere e vincere questa battaglia e infine, speriamo, la guerra per la vita
Uniti ce la faremo
Forza Paris
Il Sindaco
Tarcisio Anedda
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