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Perché la Sardegna potrebbe beneficiare da dei casinò?

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La crisi economica globale portata avanti dal coronavirus ha reso molto più complicata la vita in Italia ed in Sardegna, due luoghi che già erano stati ampiamente colpiti dalla crisi finanziaria globale avvenuta durante il corso del 2009.
Ci sono settori che hanno ricevuto colpi davvero brutali alla loro economia e settori che invece sembrano aver retto in maniera importante.

Uno di questi è mondo del gioco online, settore rimasto praticamente immutato se non ancora di più ingrandito in seguito all’arrivo della pandemia.

Diverse analisi fatti da esperti e diverse inchieste finivano per stimare la spesa pro capite nel mondo delle slot all’interno di alcuni specifici comuni della Sardegna entro qualche centinaio di euro. 

Sono numeri del genere a dare senso alla scelta del governo di far ripartire rapidamente tutti i meccanismi relativi alle lotterie di stato, tutti giochi che fruttano cifre incredibili al solo pensiero. Non sono in molto a sapere coscientemente che tutto l’apparato del gioco nel governo fa fruttare alle casse nazionali qualcosa come 100 miliardi di euro all’anno. 

La cifra è davvero imponente ma la cosa che fa ancora più impressione è che essa è pari praticamente al 5% del nostro prodotto interno lordo; la Sardegna a questo cifra collabora in maniera minimale, per circa un miliardo e mezzo. Il calcolo viene fatto unicamente tenendo conto dei giochi fisici, lasciando da parte tutto quello che riguarda il gioco online.

La rivoluzione online

Il caso (o più la contingenza) vuole che sia proprio il gioco online a farla da padrone da un paio di anni a questa parte se parliamo di ricavi per il settore.
L’arrivo del coronavirus ha infatti modificato il panorama in maniera importante. 

I numeri che abbiamo detti prima, se analizzati in prospettiva insieme ai risultati che vengono ottenuti dai casinò fisici, diventano ancora più interessanti da tenere in considerazione.
Se soltanto la nostra regione vale un miliardo e mezzo senza alcun tipo di luogo “fisico” per chi ama giocare ad alti livelli perché non creare una struttura apposita come un casinò? 

Il settore dell’online, in un certo senso, sta cercando di mitigare questa problematica attraverso la creazione dei cosiddetti livegame, ovvero di giochi dove l’esperienza tenta di essere quanto più realistica possibile. 

Perché non andare a sostituire questo genere di palliativi con delle esperienze di primo livello? L’idea è che questo genere di comportamento non andrà ad inficiare il mercato attualmente esistente ma anzi, andrà a capitalizzare su tutto quel turismo che per molti sta spersonalizzando e uccidendo un po’ lo spirito dell’isola. 

Se i migliori bookmaker per le scommesse estere non verranno toccati dalla nascita di eventuali casinò fisici è perché, finora, ogni proposta sul tema si è orientata verso un mercato legato al mondo del lusso.

Un futuro possibile (ma ancora lontano)

La primissima proposta fu fatta durante il corso del 2009 dal ministro al turismo con l’idea di realizzare trenta casinò sparsi in tutta la Sardegna. 

Questi casinò, posizionati all’interno di ogni albergo a cinque stelle, sarebbero servizi per aumentare il fascino degli alberghi di lusso, andando così a generare un vero e proprio turismo parallelo legato a questo genere di attività. La presenza di un turismo ricco, fatto di yacht di petrolieri ed oligarchi, resta ancora forte in Sardegna ma la mancanza di una spinta imprenditoriale ha sempre tarpato le ali a questo genere di idea. 

Resta ancora vaga l’idea della creazione di una vera e propria Las Vegas galleggiante: il progetto avrebbe dei vantaggi legislativi perché, sostanzialmente, attraccherebbe soltanto in città come Cagliari, Arbatax, Alghero, Oristano o Porto Torres, permettendo poi alle leggi sulle acque internazionali di fare il resto. 

Cosa manca per far avverare questo progetto? Un numero di armatori sufficienti a finanziare questo genere di proposta non è stato mai trovato e, sopratutto, c’è reticenza da parte della popolazione locale ad accettare un qualcosa del genere. Chissà che la crisi economica non faccia ricredere i più.

 

Dal 01 marzo 2022 il servizio della raccolta differenziata sarà gestito dalla COSIR S.r.l.

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Dal 01 marzo 2022 il servizio della raccolta differenziata A SINNAI è gestito dalla COSIR S.r.l.
Il calendario dei prossimi quattro mesi, da marzo a giugno, non subirà variazioni rispetto all’attuale calendario
Per quanto concerne invece l’ecocentro si precisa che fino alla nuova attivazione, saranno attivate sul territorio le ecomobili e intensificato il servizio a domicilio.
La ditta sarà contattabile dal 01 marzo 2022 ai seguenti numeri ed indirizzi email
800 069 960 • 070684415
SERVIZIO ATTIVO
– Lunedì, Mercoledì e Venerdì dalle ore 09.00 alle ore 13.00
– Martedì, Giovedì e Sabato dalle ore 09.00 alle ore 14.00
COME PRENOTARE IL RITIRO DEI RIFIUTI IFIUTI INGOMBRANTI O INVIARE SEGNALAZIONI?
Telefonando ai numeri indicati, tramite il sito internet sinnai.cosir.org, o inviando una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.,
PER INFORMAZIONI O PER SEGNALARE EVENTUALI DISSERVIZI
Si puo anche inoltrare una mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
 
COME CONFERIRE
Conferire nei giorni indicati nel calendario entro le ore 6 del mattino o in alternativa la sera prima. Inserire il rifiuto all’interno del contenitore/busta ed esporre in prossimità del proprio numero civico nei soli giorni previsti dal calendario. I rifiuti esposti in maniera errata o in una giornata di raccolta non corretta, non verranno ritirati e verrà apposto su di essi, adesivo di non conformità.
UMIDO SI
CONFERIRE ALL’INTERNO DELL’APPOSITO CONTENITORE, NELLA BUSTA COM- POSTABILE
Frutta, verdura, uova, pesce e i suoi residui, crostacei, gusci di cozze, vongole etc., carne e piccoli ossi, pane, pasta, riso, resti di pietanze, scarti di cucina, alimenti avariati, fondi di caffè, filtri di thè e camomilla, tovaglioli e fazzoletti di carta usati, escrementi e lettiere di piccoli animali domestici (se compostabili, a base di argilla, segatura, trucioli, sabbia naturale o carta). Piccole quantità di residui vegetali e fiori recisi, ceneri spente di caminetti.
UMIDO NO
Pannolini, assorbenti, carta igienica, stracci anche se bagnati, contenitori per pizze, involucri con residui alimentari (es.di macellerie, pescherie, rosticcerie, etc.), escrementi di animali da allevamento (es.conigli, galline, etc.). Lettiera animali domestici composta da sabbia di origine sintetica.
SECCO SI
Involucri con residui alimentari (es. di macellerie, pescherie, rosticcerie, etc.), gomma, cassette musicali, videocassette, cd e dvd, posate di plastica, , penne, piccoli oggetti in plastica e bakelite, accessori per i capelli e per l'igiene personale (es. spazzolini per i denti, spazzole e pettini per i capelli, pinze, fermagli, etc.), carta carbone, carta plastifi- cata, calze di nylon, sacchi di yuta, stracci non più riutilizzabili, garze di medicazione, cerotti e siringhe, pannolini, assorbenti, carta igienica usata, cosmetici, piume di volatili, Lettiera animali domestici composta da sabbia di origine sintetica. Piatti, tazze e tazzine in ceramica e cocci in genere, specchi rotti. Polveri dell'aspirapolvere e delle pulizie domestiche, piccoli oggetti in legno verniciato, lampadine ad incandescenza, piccoli oggetti in plastica, mozziconi di sigarette, chewingum, tutti gli oggetti formati da più di una materia in cui risulti impossibile la separazione.
SECCO NO
Tutto quello che può essere riciclato!Tovaglioli e fazzoletti di carta usati, contenitori per pizza, piatti e bicchieri di plastica, tetrapak (brik di latte, succhi di frutta), rifiuti calcinacci, sacchi di cemento, bidoni tossici, barattoli contenenti residui di qualsiasi tipo (es. colle, solventi, vernici, resine, etc.), residui industriali e agricoli, contenitori agricoli contenenti pesticidi, fertilizzanti e conci- mi, tubi in pvc per l'irrigazione, pneumatici, camere d'aria, batterie e filtri d'auto, olio motore e lubrificanti in genere e qualsiasi altra parte di autovetture e motocicli, infissi e porte, sanitari, vasche da bagno, termosifoni, tubi idraulici, rubinetti, materiali di impianti elettrici, caldaie, cancelli, ringhiere, rifiuti elettrici ed elettronici, toner.
PLASTICA SI
Bottiglie d'acqua in plastica, succhi, latte, contenitori di yogurt, creme di formaggio e dessert, cibo per animali, contenitori per detersivi e flaconi per l'igiene. Buste, sacchetti e contenitori per alimenti, cellophane, brioches, patatine, surgelati, pasta, riso, carne e pesce. Vaschette porta uova, vaschette e imballaggi in polistirolo. reti per frutta e verdu- ra. Cassette per frutta e verdura (1 pezzo per ciascuna giornata di raccolta per utenza domestica). Taniche e bidoni puliti, piatti e bicchieri in plastica, Grucce appendi abiti, vaschette in polistirolo e piccoli imballaggi.
PLASTICA NO
Giocattoli, cassette musicali, cd e videocassette, posate di plastica accessori per i capelli e per l'igiene personale (es. spazzolini per i denti, spazzole e pettini per i capelli, pinze, fermagli, etc.), cestini portarifiuti, componenti e accessori auto, tubi in pvc per l'irrigazione, contenitori o bidoni contenenti residui di qualsiasi tipo (es. colle, solventi, vernici, resine, etc.) e qualsiasi componente in plexiglass e polietilene, tutti gli imballaggi formati da più di una materia da cui risulti impossibile la separazione. CARTA/CARTONE SI
Giornali, riviste, volantini pubblicitari, scatole di cartone, scatole per alimenti (es. riso, pasta, zucchero, etc.), cartoni per pizza, carta da fotocopie usata, libri e quaderni, contenitori in tetrapak (es.brick di latte, succhi di frutta, passata di pomodoro.
CARTA/CARTONE NO
Nylon, cellophane, carta oleata, carta igienica usata, carta assorbente, assorbenti, pannolini, carta carbone, pergamena, carta sporca, tovagliolini di carta usata, carta e cartone plastificati, sacchi di cemento. tutti gli imballaggi formati da più di una materia, escluso il tetrapak, da cui risulti impossibile la separazione.VETRO SI Bottiglie, damigiane, boccioni, vasi, bicchieri e barattoli di vetro.VETRO NOOggetti in ceramica e porcellana, lampadine, neon, specchi, vetro retinato, vetro opale (es.boccette di profumo), schermi di televisori o computer, pirex (come pirofile da forno), vetri di porte e finestre.
ALLUMINIO SI
Lattine per bevande, vaschette food, stagnola (es. coperchi dello yogurt), scatole per alimenti ( tonno, carne, pesce, legumi, pomodori pelati), vaschette (per dolci, surgelati e alimenti vari), tubetti (concentrato di pomodoro, maionese, pasta d’acciughe), tubetti cosmesi, tappi e capsule in alluminio, bombolette spray di panna, deodoranti, lacche, schiuma da barba. 
ALLUMINIO NO
Ferro, bombolette di tinta.
N.B. VETRO E ALLUMINIO/LATTA, VANNO CONFERITI CONGIUNTAMENTE NELLO STESSO MASTELLO SENZA BUSTA.E’ fatto assoluto divieto conferire il vetro-alluminio imbustato.
INGOMBRANTI SI CONFERIRE MASSIMO 5 PEZZI PER VOLTA
Lavatrici, lavastoviglie, frigoriferi, televisori, computer, stampanti, videoregistratori, forni elettri- ci, Hi-Fi, reti per letti e materassi, poltrone e divani, mobili vecchi, piccoli elettrodomestici (tele- foni, cellulari, frullatori, tostapane, caffettiere, giocattoli), pallets, materiali in legno in genere.Per usufruire del servizio ritiro ingombranti a domicilio, (max 5 pezzi per volta), occorre preno- tarsi tramite il numero verde 800.069.960, oppure, 070/684415, In alternativa, tale richiesta, può essere effettuata anche tramite mail all’indirizzo Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.. inserendo i seguenti dati: Cognome e nome della persona che sta prenotando, cognome e nome dell’intestatario TARI, numero di telefono, indirizzo email, comune ove effettuare il ritiro, via e numero civico, tipologia e quantitativo dei rifiuti da ritirare, tenendo conto dei parametri precedentemen- te specificati. INGOMBRANTI NO
Rifiuti calcinacci, sacchi di cemento, bidoni tossici, barattoli contenenti residui di qualsiasi tipo (es. colle, solventi, vernici, resine, etc.), residui industriali e agricoli, contenitori agricoli con pesticidi, fertilizzanti e concimi, tubi in pvc per l'irrigazione, pneumatici, camere d'aria, batterie e filtri d'auto, olio motore e lubrificanti in genere e qualsiasi altra parte di autovetture e motocicli, carta e cartone, infissi e porte, sanitari, vasche da bagno, termosifoni, tubi idraulici,  materiali di impianti elettrici, , cancelli, ringhiere, toner.
T E/O F PILE FARMACITE/O F:
Rifiuti etichettati T e/o F ( T= tossico; F= infiammabile).I prodotti tossico/nocivi sono tutti quelli che riportanoObbligatoriamente la specifica simbologia affinché possano facilmente essere individuati e riconosciuti, utilizzandoli quindi per le specifiche necessità.
PILE: Pile zinco carbone (es. dei telecomandi), Pile alcaline manganese (es. di fotocamere, walkman, cellulari), Pile al litio L91/FR-1,5 volt (es.di computer portatili, lettori cd, telecamere).
FARMACI: Separare le scatole e le istruzioni che vanno conferite nel contenitore della carta
COME CONFERIRE T E/O F PILE E FARMACI?Conferire i rifiuti pericolosi (pile, farmaci, beni etichettati T e/o F) esclusivamente negli appositi contenitori ubicati in prossimità delle farmacie e degli esercizi commerciali. Separare le varie tipologie di rifiuto conferendole negli appositi contenitori. E' fatto divieto assoluto l'inserimento all'interno  dei contenitori di tutte le altre tipologie di raccolta.

Chiusura degli stadi: la proposta per salvare la Serie A

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Negli ultimi giorni il governo ha ricominciato a spostare la propria attenzione anche verso il mondo del calcio, arrivando a proporre una chiusura degli stadi per riuscire a contenere la situazione. Questa proposta arriva dopo la decisione di ridurre la capienza del 50%, considerata ancora troppo elevata per salvare la Serie A. 

Attualmente non è ancora presente un verdetto definitivo, tuttavia, il governo ha suggerito ai club di decidere autonomamente la possibilità di giocare a porte chiuse sulla base della situazione generale. L’idea sembra essere particolarmente appoggiata dal Ministero della salute, tuttavia, pare che i club non abbiano intenzione di perdere nuovamente gli introiti, già ampiamente compromessi, derivanti dagli stadi. 

Questo disaccordo tra ministero e società di calcio potrebbe portare il governo a prendere una decisione più dura, dettando la linea per tutte le squadre, arrivando a imporre la chiusura degli stadi, anche se per ora non è ancora stato pubblicato un verdetto. Tale decisione andrebbe a compromettere le restanti giornate di Serie A che, come mostra la piattaforma di scommesse calcio William Hill, sono ricche di partite fondamentali per decretare il vincitore del campionato, imperdibili da tutti coloro che tifano e scommettono sulla propria squadra del cuore. 

La Serie A può sopportare un’altra chiusura?

Molti giornalisti ed esperti si stanno chiedendo se le società di Serie A siano in grado di sopportare un’altra chiusura considerati gli effetti quasi disastrosi degli anni passati. È certo che molte delle squadre non siano nella situazione finanziaria migliore. La maggior parte dei top club come Milan, Inter e Juventus presentano un bilancio in rosso, anche se gran parte dei debiti sono a lungo termine, con una percentuale relativamente ridotta a breve termine. 

Nello specifico, la Juventus è la prima squadra per debiti, con un valore totale di -389 milioni, seguita dalla Roma a -299 milioni. Più in basso troviamo le squadre milanesi. L’Inter ha un debito di -244 milioni, mentre il Milan -103 milioni. Una grande fetta di debiti è stata peggiorata dalla situazione dei due anni passati, tanto che è stata stimata una perdita totale per il calcio italiano di 1 miliardo di euro. 

Considerata la situazione, è ragionevole pensare che le squadre non vogliano perdere gli introiti importanti derivanti dai biglietti, anche se la chiusura degli stadi potrebbe essere più imminente di quanto sembri date le maggiori restrizioni che stanno interessando praticamente tutti i settori. È certo che una chiusura prolungata avrà un effetto estremamente negativo sulla maggior parte delle società di Serie A. 

La situazione del calcio dilettantistico regionale

Le partite di livello nazionale non sono le uniche che stanno subendo delle restrizioni, dato che anche il calcio dilettantistico a livello regionale è stato momentaneamente fermato per consentire una ripresa in maggiore sicurezza. In Sardegna, tutti i campionati di calcio dilettantistico sono stati sospesi per 2 settimane.

Nella comunicazione del comitato regionale sardo si può leggere che durante le due settimane di sospensione è consentito alle squadre di continuare ad allenarsi rispettando le varie misure di sicurezza. È stato consentito anche di organizzare alcune partite di recupero, motivo per cui sono state invitate le delegazioni provinciali a procedere con l’invio di un loro comunicato ufficiale per prendere le decisioni insieme alle società di calcio interessate.

Differenza tra disdetta e recesso

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Che differenza c’è tra disdetta e recesso? Per molti consumatori questi termini sono scambiati per sinonimi quando in realtà celano enormi differenze. Per cominciare chiariamo subito che la disdetta è un atto unilaterale che blocca il rinnovo tacito di un contratto di durata come abbonamenti, locazioni ecc… mentre il recesso è uno scioglimento che avviene in corso.

La differenza sostanziale tra disdetta e recesso

Secondo quanto suggerito dal portale Disdetta Semplice, comunicare una disdetta serve a manifestare la volontà di non procedere con un contratto di durata e prevede clausole apposite che caratterizzano tale atto recettizio. Si chiama così perché produce effetti solo quando la disdetta viene ricevuta dal destinatario. Il recesso è una forma differente, che prevede l’interruzione del contratto quando questo è ancora in corso e, quindi, prima della sua naturale scadenza.

I contratti prevedono l’obbligo di comunicare la disdetta entro un preciso periodo di tempo noto come preavviso. Se l’utente ritarda la pena è il rinnovo automatico del contratto, come avviene spesso per gli abbonamenti online con pagamento automatizzato.

Inoltre la nostra giurisprudenza ha chiarito che la disdetta si ritiene efficace solo quando il destinatario né giunge a conoscenza prima della scadenza prevista dal contratto. Pertanto i modi con cui si comunica tale decisione, sempre nel rispetto dei tempi di preavviso ammessi, prevedono l’utilizzo di strumenti che certifichino la data di ricezione come raccomandata A/R e PEC.

Il caso del recesso

Il recesso è subordinato alla presenza di determinati presupposti e può rivelarsi decisamente più spinoso rispetto alla disdetta. Di solito prevede che una delle due parti desideri interrompere la continuità di un contratto e questo comporta una serie di problematiche per ciò che riguarda le conseguenze.

Se le leggi a tutela dei consumatori rendono sempre possibile la disdetta e l’interruzione di un servizio è vero anche che recedere da un abbonamento sottoscritto e firmato non è così semplice. Tutto dipende dai fatti e dalle modalità previste dallo stesso contratto o dal mancato rispetto delle clausole da parte di una delle due parti.

Quando firmiamo un contratto, infatti, ci impegniamo a rispettare i nostri doveri e ad adempiere alle clausole in esso contenute. Per questo prima di procedere è bene rileggere attentamente il contratto e comprendere quali modalità sono ammesse.

Bisogna sempre far riferimento al contratto

I termini e le modalità di disdetta sono sempre indicati nel contratto. Se un consumatore vuole esercitarla bisognerà verificare in che modo sono espresse tali modalità e cosa è stato preventivamente concordato all’atto della firma.

È necessario verificare la durata del preavviso richiesto per depositare una disdetta valida, tenendo conto che è la questione centrale per il suo espletamento. Difatti la comunicazione attraverso cui il consumatore dichiara il diritto di impedire il rinnovo tacito del contratto deve giungere al destinatario prima della scadenza prevista dallo stesso contratto.

Se il contratto prevede tempi ristretti per l’invio di tale comunicazione, quindi, sarà preferibile attivarsi con un certo anticipo rispettando le modalità richieste e procurandosi le prove dell’invio di tale volontà. Ecco perché è sempre preferibile utilizzare la PEC o la raccomandata con ricevuta di ritorno.

Sinnai, ricordi Natalizi: Le luminarie falliche

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Quest'anno a Sinnai  le luminarie natalizie scarseggiano... e molti cittadini si lamentano e si chiedono come potrebbe essere illuminata Sinnai con diverse "luminarie" natalizie.

Sui social si rispolverano vecchi ricordi, come le luminarie "falliche" che dovevano rappresentare delle candele, ma in realtà sembravano tutt'altro.

Sono passati ben 11 anni dallo storico natale 2010 quando questi "Menhir" decoravano Via Trieste.

E a proposito di Menhir, dall'archivio dello storico settimanale "Questa Sinnai" riproponiamo questo simpatico articolo in limba di Mario Spina

20 Dicembre 2010 

Sinnai, Natale 2010

Menhir moderni ?...luminarie natalizie !

Sinnia de ammirai !

Is antigus o prenuragicus iant seminau su territoriu sardu de custus “menhir”, scultura lapidea prus o mancu grezza, a forma e simbulus de “catzzu”; probabilmenti fiant simbulus religiosus de onorai o adorai cun ritus adeguaus a cussa antighidadi. 
Invecis is modernus e precisamenti is Sinniesus de oi, chi olint biri calenc’una cosa chi dd’assimbilat, podint andai in via Trieste a Sinnia, e fai calencuna andada e torrara asutta de is’insegnas natalizias ( luminarias) chi ddu ant apiccau, (chini ?) 
Is preistoricus de s’era prenuragica po motivus anti cumprensibilissimu no podint essi accusaus po sa mancanza de fantasia. Antzis! A su contrariu, depint’essi ammiraus e apretzaus puru po sa capacidadi artistica chi anti scipiu esprimi! 
Ma ita depeus nai de sa fantasia de chini at progettau e fattu ponni is insegnas natalizias aundi eus nau prima?

Chini at scrittu custas pagu rigas, po crosidadi personali at preguntau unu buttegheri de sa via Trieste, a propositu de cussas luminarias, nendiddi : “Ita ndi pentzas de sa fantasia de su progettista de custas insegnas natalizias?” 
Ari respundit: “No mi ddu domandisti! Tottus a forma de “catzzus” ! Su progettista depit essi propriu unu cultori de sa “Fallocrazia”.

Augurius sincerus e bonas festas a tottus is Sinniesus e “soprattutto” a chini bivit in via Trieste. E a is’istrangius raccumandu de benni a Sinnia po ammirai is luminarias nostras !

Metadi de mes’ ‘e Idas 2010  

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Notizie a Sinnai e Dintorni

Cranovali Sinniesu: Domenica 26 febbraio 2023 IS CERBUS in Piazza S.Isidoro

cerbus

Cranovali Sinniesu: Domenica 26 febbraio 2023 IS CERBUS in Piazza S.Isidoro

Anche quest'anno si rinnova il rito antico che vede gli uomini e i bambini del paese vestirsi con le maschere tipiche sinnaesi e trasformarsi, quasi magicamente, in cervi, cani, cinghiali, battitori e cacciatori.

Organizzata dall'associazione Is Cerbus, la festa si svolge il 26 febbraio alle ore 15:00, quando inizia il suggestivo rito della vestizione delle maschere e della trasformazione dei partecipanti. L'atmosfera è carica di emozione e mistero, mentre le maschere, realizzate artigianalmente e tramandate di generazione in generazione, prendono vita e si preparano per la caccia.

Alle 16:00 inizia l'esibizione di Is Cerbus in Piazza Sant'Isidoro, dopo una chiassosa sfilata nelle vie del centro storico. Qui si svolge la caccia grossa, una pratica ancestrale che vede gli uomini stanare le prede e le prede beffarsi di loro, fino alla mattanza finale, in cui i cacciatori ristabiliscono l'ordine delle cose.

Partecipano alla sfilata anche IS CERBISCEDDUS e le maschere ospiti provenienti da altre parti della Sardegna, come Bois - Fui Janna Morti di Esclaplano, Martis De Agoa di Maracalagonis, Su Maimoni e Is Ingestusu di Tertenia e Su Maimulu di Gairo. Si tratta di un'occasione unica per scoprire le tradizioni e le usanze della Sardegna e per immergersi nella cultura del posto.

In conclusione, Is Cerbus è una tradizione millenaria che affonda le sue radici nella cultura e nella storia della Sardegna. Un evento che permette ai partecipanti di vivere un'esperienza unica e suggestiva, in cui uomini e animali si uniscono per una caccia ancestrale, celebrando la cultura e la tradizione del paese.

Il pranzo di Carnevale 2023 da Birillo a Sinnai a 14 Euro

birillo

In occasione del Carnevale Sinnaese 2023 da "Birillo" in Via Giardini, 7 propone il Sabato 25 febbraio a Cena menù pizza a 10 euro (pizza, patatine, bevande, caffè, amaro e dolce)

e Domenica 26 Febbraio 2023 in occasione della manifestazione "Is Cerbus"

propone il menù turistico a 14 euro. .

Antipasto di terra
Mallorreddus alla campidanese
Arrosto Misto, contorno
bevande, caffè, amaro

MENU' disponibile su PRENOTAZIONE AL 070765588 - 3475518364

Solanas - Archivio Fotografico - Costruzione della Colonia - 1956/57

Immagini che sembrano così lontane nel tempo, ci portano indietro nella storia della nostra comunità

Siamo a Solanas la nota frazione turistica di Sinnai, queste foto sono state scattare negli anni 1956/57 e rappresentano i lavori di costruzione dell'attuale Colonia Salesiana Don Bosco.

Nelle tre immagini in nostro possesso si vedono gli operai edili lavorare alle fondamenta dell'edificio.

L'Istituto Salesiano è stato inaugurato nel 1958 e nello stesso veniva Celebrata la Santa Messa.

Le foto sono tratte dalla Mostra Fotografica "Solanas Ieri e Oggi" realizzata negli anni scorsi da Don Gianni e la Parrocchia Madonna della Fiducia a Solanas.

Eventi a Sinnai e Dintorni

Commedia in lingua sardo-campidanese a Sinnai: "Cranovali mottu

cranovali

Se sei alla ricerca di uno spettacolo divertente e originale, non perderti "Cranovali mottu", una commedia in lingua sardo-campidanese che si terrà Sabato 11 Marzo 2023 a Sinnai.

L'evento, organizzato dall'Associazione Culturale e di Promozione Sociale Sinnai e Dintorni, si svolgerà in Piazza Santa Barbara alle ore 19:00.

Perché assistere a uno spettacolo in lingua sardo-campidanese?

La lingua sarda ha radici antiche e affascinanti, ed è una delle lingue più antiche e originali dell'Italia. Assistere a uno spettacolo in questa lingua significa immergersi nella cultura e nella storia dell'isola, scoprendo le tradizioni e le usanze che caratterizzano questa terra unica.

Cosa aspettarsi da "Cranovali mottu"?

"Cranovali mottu" è una commedia divertente e coinvolgente rappresentazione teatrale in sardo campidanese del caratteristico Cranovali Mottu sinnaese, liberamente ispirato alla commedia di don Giovanni Cadeddu. Gli attori, esperti nel parlare la lingua sardo-campidanese, daranno vita a personaggi colorati e simpatici, creando un'atmosfera allegra e coinvolgente.

Non perdere l'occasione di assistere a uno spettacolo unico nel suo genere, che ti farà divertire e allo stesso tempo ti avvicinerà alla cultura e alla storia dell'isola.

Conclusioni

Assistere a "Cranovali mottu" non solo ti garantirà una serata divertente e originale, ma ti permetterà anche di scoprire le bellezze e le peculiarità della lingua e della cultura sarda. Non perdere l'occasione di partecipare a questo evento unico nel suo genere, che ti lascerà un ricordo indelebile della tua visita a Sinnai.

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